Nel rettorato dell’Università di Messina, in occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma che diedero il via alla Comunità Economica Europea, l’ateneo della città dello Stretto e l’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), hanno riunito, sabato 1 aprile, esponenti delle Istituzioni e degli ordini professionali e studenti per dibattere sul futuro dell’Europa, partendo dalla esigenze dei cittadini. L’Aiccre ha come obiettivi il sostegno dei governi locali per un migliore utilizzo delle risorse comunitarie e il trasferimento di buone prassi e la divulgazione, tra le nuove generazioni, della cultura europea finalizzata a legalità, solidarietà e produttività. Presenti all’incontro “60 anni di Europa con un futuro da disegnare”, tra gli altri, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano e il Presidente dell’Aiccre – Sicilia e Vicepresidente nazionale Nino D’Asero che ha affermato: “Abbiamo scelto Messina perché proprio qui, con l’allora Ministro degli Esteri Gaetano Martino, nel 1955, si ebbe la prima comunione d’intenti verso quel progetto europeista che portò, due anni dopo, ai Trattati di Roma da cui scaturirono anche sicurezza, pace e parità uomo-donna. Oggi dobbiamo rilanciare quell’impegno per risolvere le criticità esistenti: burocrazia distante dai cittadini e non sempre operativa, troppi vincoli che rappresentano un ostacolo alla crescita su cui invece bisogna puntare e calo dell’occupazione dovuto, spesso, ad un esasperato sistema di informatizzazione”. Giornata di celebrazione ma anche di riflessione sull’avvenire dell’Ue e sulle riforme da adottare per soddisfare le esigenze di tutti gli Stati membri. “Deve esserci un equilibrio – ha sottolineato D’Asero – tra quelle che sono le scelte di carattere economico e finanziario e quelle che sono le scelte che portano alla crescita dei singoli territori e dei vari popoli”. Infine il tema dell’immigrazione e la ripartizione delle migliaia di disperati in fuga dai paesi d’origine. “L’Italia, e la Sicilia in modo particolare, hanno dato – ha affermato il presidente dell’Aiccre Sicilia – un grande esempio di solidarietà ma c’è bisogno di equità tra tutti gli Stati. Non si può pensare di stravolgere la nostra realtà socio-economica. L’immigrazione – ha concluso D’Asero – deve essere un momento di ospitalità e convivenza per tutte le nazioni dell’Unione”.