Con il progetto IncluCities, al quale partecipano AICCRE ed il Comune di Partinico, otto città europee e associazioni dei governi locali stanno unendo le loro forze per migliorare l’integrazione dei migranti. L’iniziativa, gestita dal CCRE/CEMR, mette in coppia una città esperta con un’altra meno esperta per imparare a trovare e diffondere soluzioni locali sostenibili.

E’ ora on-line il sito web del progetto, con tutte le informazioni relative ai progetti e tutto ciò che è necessario sapere per mantenersi aggiornati sulla politica europea sull’integrazione e l’inclusione dei migranti, questo sarà il punto focale della comunità di IncluCities.

Il sito raccoglierà notizie su temi legati alla migrazione, all’integrazione e all’inclusione. L’obiettivo principale è quello di concentrarsi su questioni globali presentando le pratiche locali esistenti dei partner di IncluCities, e di condividere le idee di altre città e comuni in tutta Europa. Tuttavia, non mancheranno iniziative chiave dell’UE su questi temi, come il nuovo Piano d’azione dell’UE sull’integrazione e l’inclusione dei migranti.

“La partecipazione al Progetto rappresenta per il Comune di Partinico l’occasione per creare un territorio del dialogo multiculturale, spostando il focus dall’accoglienza, vista come gestione dell’emergenza, alla strutturazione di veri e validi processi di inclusione degli immigrati stabilizzatisi nel nostro paese”, ha dichiarato Pietro Puccio, Sindaco di Partinico. “L’integrazione sociale va allora considerata, anzitutto, come un processo di lunga durata di cui occorre gettare le basi, nella consapevolezza che i suoi esiti possono coinvolgere non solo la prima, ma anche la seconda o persino la terza generazione della migrazione, ha continuato Puccio. “Il tema dell’integrazione di ‘nuovi cittadini’ nella società si configura come una questione sempre più urgente che, per essere affrontata, richiede di essere “pensata”, vale a dire progettata intenzionalmente. Non è possibile immaginare, infatti, che i percorsi di integrazione sociale di chi si inserisce in un nuovo contesto siano l’esito di casualità o di circostanze fortuite. In tale contesto appare di grande aiuto la collaborazione tra le città che vivono i fenomeni della migrazione al fine di condividere metodi e politiche di integrazione comuni ed uniformi”, ha concluso il Sindaco siciliano. .

I comuni partecipanti collaboreranno strettamente in ogni fase del progetto. Le città organizzeranno visite di studio per identificare dove la politica di integrazione può essere migliorata e co-progetteranno piani d’azione per migliorare le loro prestazioni. Inoltre, in un secondo momento saranno organizzate accademie di formazione aperte ad altre città e associazioni di governo locale, in modo da diffondere le lezioni apprese e rafforzare la loro capacità di integrazione dei migranti.

IncluCities mira non solo a diffondere pratiche locali di successo tra le città, ma anche a contribuire allo sviluppo di migliori politiche comunitarie in materia di migrazione che riflettano meglio le esigenze e le realtà locali. Le associazioni dei governi locali e regionali svolgeranno un ruolo fondamentale, sia diffondendo le buone pratiche al resto della loro rete, sia interfacciandosi con i governi nazionali e le istituzioni dell’UE per alimentare la definizione delle politiche e la diffusione delle buone pratiche.

Città e associazioni partecipanti:

La città di Livadia e l’Unione Centrale dei Comuni della Grecia (KEDE)
Saint-Jean-de-la-Ruelle e l’Associazione francese del CCRE (AFCCRE)
Partinico e l’AICCRE
Fuenlabrada e la Federazione spagnola dei comuni e delle province (FEMP)
Bruxelles e Schaerbeek, insieme all’Associazione delle Città e dei Comuni della Regione Bruxelles-Capitale (BRULOCALIS)
Mechelen e l’Associazione delle città e dei comuni fiamminghi (VVSG)
La città di Jelgava con l’Associazione lettone dei governi locali e regionali (LPS)

IncluCities è un progetto triennale guidato dal CCRE e finanziato dal Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione (AMIF) dell’Unione Europea.